Monica e Roberto, i nostri responsabili per i viaggi in Marocco ci scrivono questi aggiornamenti sulla situazione del paese e le prospettive per i viaggi nel paese.
In questo dicembre strano finalmente è arrivata un po’ di pioggia, per fortuna. Perché non basta il ‘corona’, ci voleva anche la siccità quest’anno 😉
Ma i marocchini stanno affrontando la pandemia con il loro carattere, gioioso e positivo, come si nota dal caloroso benvenuto di Abdellah Idali, guida degli spazi naturali, nostro carissimo amico e storico collaboratore!
Certo i problemi sanitari, sociali ed economici ci sono e si vedono, soprattutto nelle grandi città (in primis Casablanca, la vera metropoli), specie nei quartieri più poveri, dove è più difficile applicare le misure preventive ed è più presente l’economia informale e meno garantita.
A Marrakech, la città che più di tutte vive di turismo, gli operatori sono pesantemente in crisi, le guide protestano, gli indennizzi statali si fan desiderare e le prospettive di ripresa non sono dietro l’angolo, anche se si parla sempre più insistentemente del ritorno dei viaggiatori a partire da marzo/aprile (ah, l’ottimismo africano.. comunque, inchallah!), in coincidenza con le campagne di vaccinazioni anti-covid che si terranno un po’ ovunque nel mondo, qui e nei paesi di provenienza dei turisti.
Intanto, hanno riaperto i musei! Ed il Festival Internazionale del Cinema di Marrakech, normalmente ai primi di dicembre, si è appena concluso nella sua inedita versione online.
Notizie dai progetti: le associazioni marocchine non si sono fermate! Sempre tutti attivi, e pronti a fronteggiare le prove che la pandemia ci ha messo davanti..
Notizie dai progetti: le associazioni marocchine non si sono fermate! Sempre tutti attivi, e pronti a fronteggiare le prove che la pandemia ci ha messo davanti..
Taarabt Rachmain, presidente della Cooperativa Tamounte per la produzione dell’olio d’argan, ci racconta che, a parte due mesi in isolamento, hanno quasi sempre lavorato, non con i turisti ma comunque sono riuscite a restare a galla.
Alla cooperativa hanno adottato varie misure di protezione come le mascherine ed
il distanziamento (che costa loro molta fatica!), e la turnazione settimanale al lavoro, per ridurre il numero di donne presenti. Stanno affrontando anche un’altra sfida, l’aumento del costo della materia prima, dovuta alla siccità degli ultimi due anni: vorrebbero mantenere il prezzo finale dell’olio invariato, quindi si riducono i loro margini. Stanno comunque tutte bene, e si augurano di poterci incontrare presto!
Halima Oulami, presidente dell’Associazione El Amane per la Sicurezza della Donna e del Bambino, ha lavorato a distanza per aiutare le donne vittime di violenza a superare le difficoltà dell’isolamento, e ha continuato le formazioni (cucina, pasticceria, parrucchiere, radio web e soprattutto informatica) con la didattica
online. Dopo la fine del lockdown alcune attività hanno ripreso in presenza, seguendo tutte le norme anti-covid. È stato organizzato anche un corso per le donne sub-sahariane, per diventare assistenti negli asili o nelle scuole materne. Ed è in preparazione una sessione di mobilitazione, con attività in presenza e online, per ribadire l’impegno di tutti nella lotta contro la violenza di genere e per l’uguaglianza.
Anche Mohamed Kachtoun, presidente dell’Associazione Wifaq per lo Sviluppo del Villaggio di Imouzzer, ci parla di una situazione economica molto difficile per la gente del villaggio, dal momento che molti di loro sopravvivono vendendo souvenir nei negozietti lungo la strada del Passo del Tichka, che ora è.. vuota!
L’associazione ha iniziato un nuovo progetto, in collaborazione con il comune, per la costruzione di un nuovo canale d’irrigazione: questo dà lavoro a molti giovani del villaggio e sarà un aiuto per lo sviluppo agricolo. La cooperativa delle donne (La Maison des Femmes) è pronta per iniziare con l’attività di produzione di tappeti e conserve alimentari: si spera dall’inizio del prossimo anno.
E per quanto riguarda le scuole, la materna non ha subito variazioni, mentre alle elementari e alle medie i ragazzi frequentano, ma con una turnazione giornaliera (i più piccoli) e settimanale.
E allora, anche noi di nuovo on the road!
Incrociando le dita 😉 nell’ultimo scampolo di primavera è ancora possibile fare una capatina nel deserto, per i più attivi anche a piedi con un bellissimo circuito fino al grande mare di dune dell’Erg Chegaga, oppure un percorso sensoriale studiato apposta per non vedenti. La stagione è comunque buona anche per visitare le città imperiali, dove si mescolano arte islamico-andalusa con l’artigianato berbero, circondati da una magnificente natura. Ed andando verso l’estate, perché no, un salto sulla costa atlantica con le donne dell’argan, o se ci si vuole mettere in gioco le foreste di cedri del Medio Atlas a piedi..
Noi siamo pronti, e voi??
Qui di seguito potete trovare i programmi dettagliati di tutte le proposte sul Marocco:
Marocco Città Imperiali ed i Tesori Nascosti