Pedro Castillo, il probabile prossimo presidente del Perú, nell’anno del bicentenario dell’indipendenza ha vinto le elezioni con lo slogan: “Mai piú poveri in un paese ricco”. Riuscirá a governare nonostante la resistenza dell’oligarchia economico-finanziaria che ha sempre controllato il paese come se fosse di sua proprietá e che in questo ballottaggio si é schierata apertamente per l’avversaria Keiko Fujimori?
Domenica 11 aprile, ci sono state le elezioni politiche in Perú per eleggere il nuovo presidente che governerá il paese dal 28 luglio di quest’anno fino al 2026, se non ci saranno ribaltoni, come a novembre dell’anno scorso. Queste sono le elezioni del bicentenario, dato che il prossimo 28 luglio si ricorderanno i 200 anni di indipendenza del Perú dalla Spagna.
Premessa sulla situazione generale del Perù e delle ricadute economiche della pandemia nel paese ed in particolare nella periferia Sud di Lima. I numeri dei morti e contagiati del COVID – 19, dopo un periodo di flessione, stanno iniziando…
Dare voce a chi non ha voce, il racconto di Giovanni Vaccaro e di sua moglie Nancy dalla periferia Sud di Lima su come si sta affrontando la pandemia e i suoi effetti sociali. Carissimi amici del Perú, spero tutto…
Articolo del giornalista Raul Tola tradotto da Giovanni Vaccaro Pubblichiamo questo articolo del giornalista Raul Tola che ci ha inviato da Lima Giovanni Vaccaro alcuni giorni fa sulla complicata situazione politica peruviana, che ha visto la destituzione del presidente Martín…
Riceviamo da Giovanni e Nancy nostri compagni di viaggio nel progettare e gestire i viaggi in Perù e mondo andino questa riflessione sull’epidemia di coronavirus. Perchè il Perù è, ad oggi venerdì 7 agosto, il paese con più morti per…