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Viaggio tra Guatemala e Salvador , il racconto di Dino Poli della Rete Radiè Resch di Verona.

TiKal - Guatemala

Carissimi, eccoci di ritorno.
Bellissimo viaggio, molti contatti, colori, fiori, luoghi. Organizzazione ottima, Freddy ci ha accompagnato ovunque, su e giù (si arriva a 2600 m slm), in qua e in là (Canillà e Chel sono fuori dal mondo !).
Siamo stati anche in Salvador, sulla tomba di Romero, molto bene. Invece non abbiamo visto la tomba di Gerardi, non si può visitare, c’è solo il suo nome sui pilastri davanti alla cattedrale di Guatemala City, insieme con quelli dei martiri indigeni delel varie regioni.
Ecco un breve elenco delle persone contattate e delle richieste, una specie di diario.

A Guatemala City: io e Silavana abbiamo dormito da Carlos Tamup ed Eluvia Ordonez, lui continua la costruzione del Collège a San Pedro, com Marvit di Udine; lei lavora al Ministero per i diritti delle donne indigene ed in particolare per l’assistenza alle nascite e alle comadronas, il contatto va proseguito.
Secondo contatto con Prodessa, incontro col Direttore Edgar Garcia, grande organizzazione come i salesiani. Lì abbiamo sentito forte il terremoto, che però non ha causato danni, le case sono quasi tutte in cemento armato, antisismiche quindi, eccetto le casupole di sassi di San Marcos. Prodessa continua il suo lavoro delle scuole bilingui, per gli indigeni, organizzano corsi di tutti i generi, un incrocio tra i salesiani e i comboniani, giornalini con bei disegni.
Terza visita a GC alla Cattedrale, la tomba di Gerardi non è visibile, abbiamo visto i pilastri davanti con i nomi delle vittime del massacro in tutte le regioni del paese, chiari ed eloquenti.
Abbiamo raggiunto gli altri 5 del gruppo ad Antigua, e insieme siamo andati a Chichicastenango, al grande mercato, sempre meraviglioso, e lì acquisti a gogò; i prodotti tendono un po’ ad omogeneizzarsi, ma l’artigianato prevale ancora.
Un lago Atitlan bellissimo, che colori ! Molte associazioni di solidarietà sparse nei vari paesi, collegate con l’Italia e con l’Europa; abbiamo visitato il Centro a San Pedro Laguna per i bambini con handicap, presidente è la Claudia Peneleu, nipote del padre, vorrebbero vendere in Italia cesti e borse di paglia, va contattato il Commercio Equo e Solidale. Caffè ottimo a San Pedro, con le relative piante lì davanti e con la torrefazione nel retro locale. Bell’Hotel a Panajachel, El Caparral, giardino con fiori.
A Canillà padre Clemente sta impostando un grande lavoro di nuovo parroco e di promotore sociale; si è portato il suo staff di San Pedro Laguna, vuole ora impostare la coltivazione di orti, verdure e frutta. Ci ha proposto una bella cerimonia Maya (3 ore !) nel sito Los Cerritos Chijoj, dovevate esserci ! ho fatto delle riprese video. La domenica Messa con 5 giovani suonatori bravissimi, da vedere il ragazzino che pizzica un chitarrone contrabbasso più grande di lui; poi 2 chitarre, fisarmonica e percussioni a grattuggia !
A San Pedro Jocopilas breve visita al Collegio costruito da Carlos, coi fondi di Udine; lo scorso anno ha funzionato una classe sola, il prossimo 3, ne vorrebbero di più.
A Nebaj, a 1900 m slm, sole di giorno e freddo di notte, è anche piovuto, abbiamo incontrato Pablo Ceto, già guerrigliero, ora presidente della Fondazione Maya; ci ha offerto la cena (con grappa locale) e proposto la sua visione contadina maya, con un concorso di produzione di molti ortaggi tra varie famiglie, a sostegno della visione indigena. Da parlarne !
A Chajul visita alla chiesa, dove c’era padre Rosolino, ora vescovo del Quiché.
A Chel, lunga strada bianca, casette sparse con bambini galline e maialini vari, tutti razzolanti; vista la diga Enel (non dà particolare fastidio, pare un’ottima soluzione tecnica, ma il problema è politico, ovviamente), paesino del medio Evo pieno di colori, e una bella scuola di Prodessa; bella cerimonia di accoglienza, marimba con 3 ragazzi suonatori, padri di famiglia, studenti diplomati, Prodessa, pranzo, bravissimi, e proseguiranno con una nuova aula. La Rete RR prosegue l’impegno per altri 2 anni, la scuola continua.
Al ritorno sosta a Chimaltenango, alla COMAC (Coop. Monte Cristo) e alla Kato Ki dei Cardenas: sono molto avanti su moltissime cose, serre di coltivaizone dei pomodori, sistemi di raccolta acqua piovana, motori ad idrogeno (!?). Il Progetto Nutriendo con Amor del MLAL procede benissimo, la Kato Ki sostiene altre cooperative sparse che chiedono ulteriore sostegno e assistenza. Ci hanno consegnato petizioni e materiali, che consegneremo al MLAL, ad APASCI di Brescia, alla Fondaz. Piccini, con opportuno appuntamento. Dovremo far venire in Italia qualche giovane Cardenas, Freddy o Alejandra, sono molto bravi e meritano di vedere cosa si fa in Italia, soprattutto per l’alimentazione.
Nuova sosta ad Antigua, poi a Copan in Honduras, dormendo a Zacapa. L’uscita in Honduras è durata poche ore (11-16), è costata poco, ma è bellissima. Ottima visita, è un luogo magico, guida locale simpatica ed efficace.
A Quiriguà visita del sito, altissime stele scolpite, glifi con l’indicazione del calendario e della fine del mondo / del 13° baktum di 5225 anni). Molto buono.
Pranzo sul lago Izabal, a Rio Dulce, poi avanti fino a Flores, isola sul Peten (Hotel Peten, Peten vuol dire proprio isola, un hotel molto bello), e poi a Tikal, un luogo sempre meraviglioso, resti delle piramidi maya, foresta e scimmie (le ceibe sono alberi altissimi e magici), un bel giro sempre con guida, tutti contenti.
Ritorno differenziato per gli sposi udinesi, tornati subito ad Antigua e il giorno dopo al volo di ritorno in Italia. Noi a Rio Dulce, un Hotel fra i fiori, bellissimo. Tornati ad Antigua, cena con Carlos ed Eluvia, venuti apposta, molto bene.
Lungo trasferimento in Salvador, Freddy aveva un po’ paura di assalti malavitosi (era la prima volta che usciva dal Guatemala), eravamo in un hotel un po’ scassato, dove abbiamo cenato poveramente e fatta colazione. il giorno dopo ci hanno portato a visitare la chiesa dell’ospedalito, dove Romero è stato ammazzato, e poi la tomba nella cripta della Cattedrale, nuova e molto bella. Romero è valorizzato, anche all’aeroporto c’è un bel mural, con le scuse del presidente Funes, al popolo e al mondo. La città è in grande sviluppo, c’è un governo di centro sinistra, la capitale sta crescendo (da 1 milione e mezzo a 2 milioni e 300 di abitanti in 5 anni !), la moneta è il dollaro USA, i collegamenti telefonici sono uguali in tutto il Centro America (una specie di Unione Telefonica), ci sono grandi speranze.
Ritorno lento ma buono, puntuale, tutto è andato bene.
Grazie a Vittorio e a Planet viaggi, il viaggio è facile e si può ripetere quando si vuole, il Guatemala è pieno di colori, di fiori, di frutta tropicale, di verde, anche a 3500 m di altezza, i siti maya sono meravigliosi, i vestiti maya ancora usati e la tradizione è vissuta, i contatti di solidarietà importanti e istruttivi: non siamo noi a fare i progetti, sono loro, noi collaboraiamo e -forse- impariamo.
Un abbraccio americano, a presto, ciao Dino

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