Non c’è pace nel Corno d’Africa, dove se non sono la fame e la carestia a portare il dramma della vita, è la guerra. Il portavoce militare keniano, Emmanuel Shirshir ha ammonito, via Twitter, “Che ogni persona che ha parenti o amici nelle suddette città li avvisi che da oggi in poi le popolazioni di 10 città somale, tra le quali Kisimaio, Baidoa e Afgoye, vicino la capitale Mogadiscio, saranno sotto attacco continuamente» delle milizie del Kenya, presenti in Somalia dall’inizio dell’offensiva lanciata circa due settimane fa . Si tratta di villaggi o città dove sono presenti, secondo l’intelligence keniota, basi degli integralisti legati ad Al Qaida.
Intanto i ribelli somali Al Shabaab hanno lanciato un’imboscata contro un convoglio militare keniano nel sud della Somalia. Lo rendono noto fonti di sicurezza keniane e soldati somali. I militari di Nairobi hanno però reagito e hanno confermato che un certo numero di integralisti somali sono rimasti uccisi nello scontro a fuoco, mentre tre soldati sono rimasti feriti. Il Kenya ha inviato proprie truppe in Somalia a metà ottobre con l’obiettivo di colpire i guerriglieri somali che Nairobi ritiene responsabili di rapimenti di stranieri.